Meldefrist für Asbestopfer verlängert / Prorogato il termine per la denuncia delle vittime dell’amianto

19. Dezember 2023

Das von schadenanwaelte (Rechtsanwalt David Husmann) erstrittene wegweisende Urteil des Gerichtshofes für Menschenrechte (EGMR) vom 11. März 2014 hat dazu geführt, dass in der Schweiz ein Entschädigungsfonds für Asbestopfer (EFA) geäufnet wurde. Alle Opfer, die an einem Pleuramesotheliom (Brustfellkrebs) erkrankt sind, haben danach ein Recht auf Schadens- und Schmerzensgeld-Zahlungen, sofern sie von der Suva nicht vollständig entschädigt sind. Voraussetzung ist, dass die Erkrankung mindestens zu einem Teil auf eine Exposition in der Schweiz zurückzuführen ist.

Der Stiftungsrat des EFA hat auf Gesuch des Präsidenten des Asbestopferverbandes (Rechtsanwalt Massimo Aliotta) diese Frist ein weiteres mal bis Ende 2026 verlängert.

Aufgerufen sind somit die Angehörigen von nach 1996 verstorbenen Asbestopfern. Auch jene Migrant*innen, die in der Schweiz gelebt haben und in ihre Heimat zurückgekehrt sind, bzw. deren Angehörigen haben Anspruch auf eine Entschädigung.

Betroffene können sich an den Verein für Asbestopfer und Angehörige (VAO) oder an den EFA wenden. schadenanwaelte unterstützt die Opfer gerne dabei.

L’innovativa sentenza della Corte dei diritti dell’uomo dell’11 marzo 2014, vinta dall’avvocato David Husmann, schadenanwaelte ha portato alla creazione di un fondo di risarcimento per le vittime dell’amianto in Svizzera. Tutte le vittime di mesotelioma pleurico (tumore della pleura) hanno diritto a un risarcimento dei danni e un «Schmerzensgeld » se non sono state completamente risarcite dalla SUVA. Il presupposto è che almeno una parte della malattia sia attribuibile all’esposizione in Svizzera.

Su richiesta del presidente dell’Associazione delle vittime dell’amianto, avvocato Massimo Aliotta, il Consiglio di fondazione dell’EFA ha prorogato ancora una volta questo termine fino alla fine del 2026.

Si fa quindi appello ai parenti delle vittime dell’amianto decedute dopo il 1996. Anche i migranti che hanno vissuto in Svizzera e sono tornati nel loro Paese d’origine, o i loro parenti, hanno diritto a un risarcimento.

Le persone interessate possono contattare l’Associazione per le vittime e i parenti dell’amianto (VAO) o la fondazione fondo per le vittime dell’amianto . Noi di schadenanwaelte siamo lieti di sostenere le vittime in questo processo.

RA Martin Hablützel